
Olmogarden è irrigazione professionale Rain Bird Hunter Solem a Firenze
Prodotti professionali per il settore irrigazione
L’irrigazione, in agronomia, è una delle principali operazioni colturali che si prefigge differenti scopi secondo il contesto ambientale e operativo. Nei casi più ricorrenti, questa tecnica si identifica con l’irrigazione umettante, finalizzata a incrementare l’umidità del terreno, quando gli apporti idrici naturali e le riserve immagazzinate sono insufficienti a coprire il fabbisogno delle colture. In questi casi, l’umidità del terreno rappresenta un fattore limitante, perciò la tecnica incrementa la produttività di un terreno agrario offrendo come risultato un miglioramento della resa quantitativa e, talvolta, della resa qualificativa.
OlmoGarden offre una serie di prodotti professionali dei migliori brand del settore irrigazione , quali Rain Bird, Hunter, e Solem.
Mettiamo a disposizione della nostra clientela, anche un team di progettazione dell’ impianto di irrigazione, per individuare il prodotto più efficace ed efficiente, con un occhio al miglior rapporto qualità prezzo
OlmoGarden offre le migliori soluzioni automatizzate o manuali per impianti residenziali, sportivi, agricoli o comunali,
La nostra mission è distribuire prodotti e tecnologie che utilizzino l’acqua efficacemente.
Prodotti di alta qualità, facili da adoperare e che rispettino l’utilizzo intelligente dell’acqua.
Un sistema di irrigazione automatico con controllo dell’apporto idrico consente di avere del tempo libero, ridurre il consumo d’acqua, risparmiare denaro e proteggere l’ambiente.

Impianti residenziali

Per calcolare il fabbisogno irriguo di un campo si sottraggono dagli apporti d’acqua annuali (piogge, risalita da falda, acqua trattenuta dal terreno) i fabbisogni idrici delle colture ottenendo in questo modo i fabbisogni irrigui netti, ai quali vanno aggiunte le perdite che si verificano nel corso dell’irrigazione. In generale, i consumi d’acqua delle colture dipendono sostanzialmente da tre elementi:
- le condizioni climatiche, individuate da variabili come la temperatura e l’umidità dell’aria, l’irraggiamento solare e la ventosità;
- il grado di sviluppo della coltura e di copertura del suolo;
- l’evoluzione dinamica del tenore di umidità del suolo.
Una diffusa metodologia per valutare i fabbisogni irrigui massimi delle colture si basa sul calcolo del prodotto fra l’evapotraspirazione di riferimento ET0, che dipende dalle condizioni climatiche, e di un coefficiente colturale kc che rappresenta una misura del sviluppo vegetativo di una specifica coltura nelle diverse fasi fenologiche.
Conoscendo l’apporto di pioggia Pn al netto del quantitativo d’acqua intercettato dall’apparato fogliare, il fabbisogno irriguo massimo (Irr) è quindi definito nel seguente modo:
L’informazione relativa al coefficiente colturale kc è estremamente variabile, anche all’interno della stessa tipologia colturale, poiché dipende da numerosi fattori, quali data e densità di semina, apporto di sostanze nutrienti, natura dei suoli e pratiche agronomiche. L’osservazione da satellite consente il monitoraggio dello sviluppo delle coperture vegetali, con grande dettaglio e precisione. Da oltre due decenni, la superficie della Terra viene ripetutamente fotografata dallo spazio, grazie a satelliti artificiali dotati di “occhi” particolarmente potenti, in grado di eseguire un continuo monitoraggio dell’ambiente (acqua, suolo, atmosfera). L’evoluzione tecnologica di questi sensori consente oggi di rilevare dettagli di dimensione inferiore a 1 metro da un’altezza di oltre 700 km, utilizzando non soltanto il campo del visibile, ma anche l’infrarosso. Queste caratteristiche tecniche consentono di poter valutare lo sviluppo vegetativo delle colture, e quindi il valore del kc parcella per parcella.
Impianti Sportivi


Impianti in Agricoltura


